Sabato 20 febbraio: Milano/Torino  Partenza da Milano in pullman privato GT per Torino. All’arrivo, visita al nuovo allestimento del Museo Egizio. Il Museo è il più antico e, dopo quello del Cairo, il più importante al mondo nel suo genere: come scrisse il decifratore dei geroglifici J.F. Champollion, «la strada per Menfi e Tebe passa da Torino». Nato con l’acquisizione da parte di Carlo Felice di Savoia di un’ampia collezione riunita da Bernardino Drovetti, che aveva seguito Napoleone nelle sue campagne militari in Egitto, il Museo fu diretto dal 1894 da Ernesto Schiaparelli che organizzò scavi in numerosi siti tra cui Eliopoli, Giza, la Valle delle Regine a Tebe, Ermopoli e Deirel-Medina. L’ultima acquisizione importante è stata il tempietto di Ellesija, donato all’Italia nel 1970 per il supporto fornito durante la campagna di salvataggio di Assuan. Dopo tre anni e mezzo di lavori, il museo è raddoppiato nella superficie (ha inglobato l’ex Galleria Sabauda), e completamente rinnovato. Numerosi sono gli oggetti di eccezionale valore esposti; ricordiamo il Telo di lino, risalente al periodo predinastico (4300-3700 a.C.), la Tomba di Kha e Merit (2400 a.C.), il papiro regio (1292-1186 a.C.), con un elenco di tutti i Re dalla fondazione alla XVII Dinastia Nuovo Regno. Di recente realizzazione è lo spettacolare Statuario, progettato dallo scenografo Dante Ferretti, dove sono raccolti sfingi, sarcofagi, elementi architettonici, statue delle divinità Ptah, Amon, Hathor e Sekhmet e, soprattutto, le statue monumentali che ritraggono alcuni dei più importanti faraoni (tra cui la famosa statua in diorite di Re Ramesse II del 1279-1213 a.C., proveniente da Tebe). Dal 2014 il direttore del Museo è il vicentino Christian Greco. Pausa per il pranzo libero. Nel pomeriggio passeggiata nel centro storico per sostare in qualcuno dei caffè storici e per ammirare le facciate barocche dell’Accademia delle Scienze di Filippo Juvarra e di Palazzo Carignano di Guarino Guarini (XVII sec.), nonché alcune delle piazze reali e vie barocche più belle della città (Piazza San Carlo, Piazza Castello, Piazza Vittorio, ecc.). Proseguimento verso l’Hotel NH Santo Stefano (o similare), sistemazione nelle camere, cena e pernottamento. Domenica 21 febbraio: Torino/Milano  Dopo la prima colazione in hotel, rilascio delle camere e trasferimento al Museo di Arte Orientale (MAO). Il museo, aperto dal 2008 nel Palazzo Mazzonis (XVIII sec.), è il più importante in Italia per la conoscenza delle civiltà asiatiche. Quindi un’opportunità unica di conoscere con un esperto le arti orientali. Al piano terra si trova la sezione dedicata all’Asia Meridionale, suddivisa nelle aree culturali della regione del Gandhara, tra Pakistan e Afghanistan, con i fregi del grande stupa di Butkara (II sec. a.C.), dell’India, con splendidi rilievi e sculture dei primi secoli d.C., e del Sudest Asiatico rappresentato dall’arte thailandese, birmana e cambogiana con importanti sculture del periodo Khmer (X- XIII sec.). Al primo piano l’arte della Cina antica è testimoniata da una ricchissima collezione di oggetti funerari, vasellame, sculture, bronzi e porcellane (dal 3000 a.C. al 900 d.C.). Nelle sale dedicate al Giappone sono esposte statue lignee di arte buddhista (dal XII al XVII secolo), eccezionali paraventi degli inizi del Seicento, dipinti e xilografie policrome. Al terzo piano si possono ammirare oggetti provenienti dalla regione himalayana, l’arte buddhista tibetana tra cui una serie di copertine lignee di testi sacri, intagliate e dipinte e di tanghka (dipinti su stoffa). L’ultimo piano è dedicato all’arte islamica con una ricca collezione di vasi e di piastrelle invetriate (dal IX al XVII secolo), oltre a bronzi, manoscritti e una preziosa collezione di velluti ottomani. In tarda mattinata e nel pomeriggio (pausa per pranzo libero), seconda passeggiata nella Torino barocca. La città è contraddistinta, dal punto di vista architettonico, soprattutto per lo stile barocco, che dalla seconda metà del secolo XVII la caratterizza come capitale europea. Al visitatore basta alzare lo sguardo per ammirare i capolavori dei grandi architetti e artisti dell’epoca che hanno lavorato per i Savoia celebrandone i fasti con opere originali ed eleganti. La passeggiata si concentra nel centro storico, in particolare nella zona del cosiddetto quadrilatero sui capolavori di Guarino Guarini (chiesa di San Lorenzo, Santuario della Consolata).  A conclusione delle visite, rientro a bordo del nostro pullman privato verso Milano, dove l’arrivo è previsto in serata.