S. Maurizio al Monastero Maggiore, “la Cappella Sistina di Milano”, e il Cenacolo Vinciano
La chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore, costruita sui resti di edifici romani e conosciuta anche come “la Cappella Sistina di Milano”, venne realizzata nel 1503 da due importanti architetti, il Dolcebuono e l’Amadeo, attivi anche nel cantiere del Duomo di Milano, in Santa Maria delle Grazie, in Santa Maria presso San Celso e alla Certosa di Pavia.
Fin dall’età carolingia la chiesa ospitava le monache dell’ordine benedettino, destinazione che si rende evidente nell’originale disposizione degli spazi interni. Si tratta infatti di una pianta rettangolare suddivisa a metà da un muro affrescato: una metà aveva uso pubblico, mentre l’altra era accessibile solo dalle monache.
Il monastero presenta bellissimi affreschi, di cui molti della bottega di Bernardo Luini e altri realizzati dal Boltraffio, allievo di Leonardo, da Vincenzo Foppa, dai fratelli Campi e da Simone Peterzano, maestro di Caravaggio. Tutto l’insieme, impreziosito da una bella loggia a serliane e da un raro organo, è un perfetto e quasi integro esempio della scuola milanese cinquecentesca e tra le chiese di Milano è sicuramente fra le più particolari ed affascinanti.
L’ultima cena di Leonardo da Vinci è stata protagonista di una fra le campagne di restauro più lunghe e difficili della storia. La necessità di continui interventi è dovuta alla tecnica stessa utilizzata da Leonardo perché, pur essendo un dipinto su muro, il Cenacolo non è un affresco in senso stretto bensì una tempera mista su gesso. Questa tecnica si rivelò molto fragile e particolarmente soggetta a deterioramenti dovuti all’umidità. Nel corso dei secoli diversi restauri non sempre ortodossi hanno via via ridipinto e tentato di ricostruire l’originale, fino ad arrivare all’intervento della dottoressa Pinin Brambilla, con il quale si è cercato di asportare tutti gli strati pittorici non autografi per riportare alla luce ciò che rimaneva dell’originale, integrandolo in maniera discreta laddove risultava ormai illeggibile.
La dottoressa Alessandra Montalbetti è in Soprintendenza dal 1982;
ha seguito l’accurato restauro del Cenacolo Vinciano a cura della dott. Pinin Brambilla
e quello della chiesa di San Maurizio a cura della dott. Paola Zanolini, quest’ultimo conclusosi solo nel 2017.
Ce li propone entrambi con la sua conduzione in un pomeriggio da ricordare.
Ingresso della Chiesa di San Maurizio, Corso Magenta
€ 25,00