17/11/2020 martedì
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MODERNAMENTE ANTICHI E ANTICAMENTE MODERNI – La grande architettura del Cinquecento: 1° Bramante e Raffaello nella Roma di Giulio II e Leone X: la figura dell’architetto “universale”

A cura di Arch. Marco Maule

Tra la fine del ‘400 e i primi del ‘500, Roma diventa meta di pellegrinaggi di studio, il grande cantiere a cielo aperto della Rinascita. Schiere di artisti percorrono la città antica, interrogandone le rovine, testimonianze di formidabile impatto, anche emotivo, della grandezza della civiltà greco-romana. L’architettura del Cinquecento nasce proprio da questa formidabile tensione verso l’antico.

Alla base vi è un paradosso strutturale: riconquistare la vita (ri-nascere) dopo una lunghissima morte, essere Moderni assumendo la forma degli Antichi, o, per dirla con l’Aretino, simultaneamente “essere modernamente antichi e anticamente moderni”.

Il grande processo di maturazione dell’architettura rinascimentale, iniziato a Firenze con Brunelleschi e Alberti, compie dunque la sua svolta decisiva a Roma con Bramante, Raffaello e Michelangelo, per poi completarsi altrove – a Mantova con Giulio Romano, nel Veneto con Sansovino, Sanmicheli e Palladio, e persino in Francia e in Germania con le scuole di Fontainebleau e con gli architetti manieristi fiamminghi e tedeschi.

Primo ciclo di 4 lezioni ONLINE:

MARTEDÌ 17 NOVEMBRE ORE 18,00
Bramante e Raffaello nella Roma di Giulio II e Leone X: la figura dell’architetto “universale”

La Roma dei primi vent’anni del ‘500, durante i pontificati di Giulio II e Leone X, vuole fortemente tornare ad essere il centro di un potere universale: si assiste così alla Renovatio Urbis, ispirata al modello della Roma Imperiale. I due artisti chiamati a svolgere il grande compito sono entrambi di Urbino: Donato Bramante e Raffaello. Con loro l’Antico si traduce concretamente nel Moderno con un linguaggio classicista “vivo”. Allo stesso tempo cambia radicalmente la concezione dell’architetto, che ora si occupa anche di urbanistica, di apparati teatrali ed effimeri, di pittura, persino di letteratura. E’ un “artista universale” e affabile conversatore secondo il modello del Cortegiano del Castiglione.

MARTEDÌ 24 NOVEMBRE ORE 18,00
Baldassarre Peruzzi,Antonio da Sangallo e Michelangelo a Roma: dalla Farnesina al grande cantiere di San Pietro

MARTEDÌ 1 DICEMBRE ORE 18,00
Giulio Romano a Mantova e Girolamo Genga alla Villa Imperiale: il mito dell’Opera D’Arte Totale

MARTEDÌ 15 DICEMBRE ORE 18,00
Jacopo Sansovino: la Renovatio Urbis a Venezia al tempo del Doge Andrea Gritti

 

Per informazioni: Anna Gervasini

Tel. 3356866128


Quota di partecipazione:
  • Singola lezione  € 10,00
  • Ciclo intero di 4 lezioni  € 35,00
Nota:

Il ciclo completo è costituito da 8 lezioni, di cui le successive quattro sono programmate per febbraio-marzo 2021:

VERONA E L'ARCHITETTURA COME "ARCHEOLOGIA"
Giovanni Maria Falconetto e Michele Sanmicheli

IL MITO DELLA NUOVA ROMA E LA CIVILTÀ DELLA VILLE VENETE
Palladio a Vicenza e a Venezia

VITRUVIO E LA GRANDE TRATTATISTICA DEL CINQUECENTO
Da Fra Giocondo a Sebastiano Serlio, da Vignola a Palladio e a Scamozzi

DALLA REGGIA DI FONTAINEBLEAU ALLE FANTASTICHE ARCHITETTURE DI WENDEL DIETTERLIN
L'architettura manierista in Francia, Fiandre e Germania

Modalità di pagamento:
  • Online con carta di credito
  • Bonifico bancario




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