Jean-Michel Basquiat, il maledetto
Al MUDEC apre la più importante retrospettiva mai ospitata a Milano di questo artista, morto per overdose di eroina nel 1988 a soli ventisette anni e subito celebrato tra le leggende della storia dell’arte contemporanea anche dal film, del 1996, di Julian Schnabel, artista e regista.
Con uno stile nervoso, feroce ed energico, Basquiat non aveva paura di raccontare le contraddizioni sociali di una megalopoli come New York, spalancando gli occhi attenti e colti su un universo che presentava una insondabile stratificazione.
Scoperto dalla sagacia di Andy Warhol in un incontro casuale, divenne presto il padre degli attuali artisti di graffiti o di Street Art, circondato da controverse opinioni di critica e di pubblico, con uno stile personale, in cui ha saputo mescolare l’energia urbana dannata di New York con le sue radici africane segnate dalla schiavitù, mai ridotta a folklore e dalla diaspora. Da poeta e musicista quale era, ha trasformato il doloroso problema della questione della razza in uno sguardo rivolto al domani
MUDEC, ore 18.50, ingresso mostra
€ 20,00