Il nuovo splendore dei Dodici Apostoli del Bergognone
Quando i santi marceranno l’effetto non sarà molto diverso dalla parata dei dodici apostoli, a grandezza naturale, dipinti nella Sala Capitolare di Santa Maria della Passione.
Questo splendido e monumentale (quindici metri) defilé di discepoli stretti attorno a un Cristo Benedicente è reduce da un intervento di restauro che ha consolidato schegge di colore seccate negli anni e pronte a sbriciolarsi.
Il restauratore dott. Davide Riggiardi, che ci condurrà nella visita, ha messo mano alle superfici di legno studiandone in modo chirurgico gli smottamenti dovuti alle condizioni ambientali e ai movimenti naturali delle essenze.
“Gli equilibri delle opere sono delicatissimi, per questo abbiamo deciso di allestire il laboratorio nella stanza, per non sottoporre ad altro stress dipinti ormai acclimatati” spiega Ricciardi, che ci parlerà dell’emozione provata nell’accostarsi a questo capolavoro.
Protagonista della scuola lombarda, cresciuto sulla scia di Foppa e di quella che Roberto Longhi battezzò la “civiltà degli ori in Lombardia”. Bergognone affascina con l’umanità dei suoi sguardi, le palpebre abbassate, le labbra morbide, la delicatezza dei gesti.
Autore degli affreschi alla Certosa di Pavia, dove lavorò anche il Perugino, firmò diverse Madonne con Bambino (una alla National Gallery di Londra che i regolari di Pavia svendettero agli inglesi nell’Ottocento), oltre a molti interventi in chiese milanesi, da San Simpliciano a San Satiro, che tradiscono l’immediata ricezione delle novità geniali di Bramante e Bramantino.
La visita in Santa Maria sella Passione è l’occasione per riaprire un libro intero di storia dell’arte che da una cappella all’altra mette in fila capolavori di Giulio Procaccini, Gaudenzio Ferrari e il famoso Digiuno di San Carlo di Daniele Crespi, fedele ai dettami della Controriforma nel suo realismo duro e crudo.
Davanti alla Chiesa di Santa Maria della Passione
€ 15,00