In mattinata ci recheremo a Volpedo  dove, guidati dal dott. Pernigotti, visiteremo la Pieve romanica di San Pietro, la piazza Quarto Stato, il Museo Didattico con installazione multimediale dedicata al Quarto Stato e infine lo Studio Museo del pittore.

La Pieve di San Pietro è citata per la prima volta in una pergamena del 965 conservata nell’Archivio Capitolare di Tortona. Alla costruzione originaria del decimo secolo appartengono, oltre all’abside, la sommità della parete di fondo della nave centrale e un tratto della parete longitudinale della facciata settentrionale, mentre le restanti mura perimetrali, la facciata e il portale, così come gli affreschi conservati nella chiesa, risalgono a un rifacimento del XV secolo.

Piazza Castello, oggi piazza Quarto Stato, è il luogo dove Pellizza, tra il 1891 e il 1901, colloca nel quadro l’avanzare dei lavoratori. Lungo via Rosano il retro di casa Pellizza guarda su una roggia e il blocco articolato della costruzione termina con un gran nucleo parallelepipedo che costituisce lo studio di Giuseppe Pellizza, l’atelier nel quale egli dipingeva, si esercitava e studiava, avendo di fronte i prati e la campagna.

Nel pomeriggio, dopo la pausa pranzo al ristorante “Le vinaie”, ci recheremo a Tortona per la visita a “il Divisionismo” Pinacoteca Fondazione C.R. Tortona, accompagnati da un esperto della Fondazione. “il Divisionismo” è uno spazio museale che si propone di documentare una stagione di grande importanza della cultura artistica italiana tra Ottocento e Novecento attraverso la varietà e l’originalità dei linguaggi pittorici utilizzati non solo dai grandi maestri divisionisti, ma anche da personaggi che hanno dato voce a culture per così dire periferiche per lungo tempo sottovalutate. Il percorso espositivo è incentrato sul fertile dialogo tra i diversi interpreti di una tecnica audace che ha saputo rappresentare le istanze di un secolo nuovo: dagli artisti socialmente impegnati degli anni ‘90 dell’Ottocento fino agli approcci empirici in ambito simbolista e ai primi saggi dei protagonisti della rivoluzione futurista, per i quali il divisionismo costituiva il linguaggio della modernità.

Rientro a Milano in prima serata.