Ci dirigeremo quindi al Museo del Tesoro del Duomo. Sotto il pavimento del Duomo, grazie a una lunga campagna di scavi, iniziati nel 2004 e finiti nel 2012, per la messa in opera dell’impianto di riscaldamento è stato portato alla luce l’antico Duomo dedicato a San Vincenzo e resti risalenti all’età romana che hanno permesso di ricostruire con particolare precisione sia gli edifici che si sono susseguiti nell’area sia l’impianto urbano della zona in cui attualmente si trova il Duomo. Ammireremo infine il prezioso Tesoro. L’ultima tappa sarà Alzano Lombardo per la visita delle famose Tre Sagrestie, costruite nell’ottavo decennio del Seicento per essere usate come locali di riunione, preparazione e preghiera del clero locale, oltre a servire come luogo di custodia di paramenti e oggetti sacri, secondo un criterio di funzionalità al rito della processione. Furono progettate dall’architetto Gerolamo Quadrio, che scelse una planimetria a L rovesciata il cui lato corto è costituito dalla prima Sagrestia, mentre la seconda funge da congiunzione angolare e la terza costituisce il lato lungo. Nella prima gli armadi eseguiti tra il 1679 e il 1680 sono opera della bottega di Grazioso Fantono il Vecchio di Rovetta. Nella seconda i Fantoni eseguirono le sculture di legno e i Caniana la fase progettuale del mobile e l’intarsio decorativo. Nella terza stucchi di Gerolamo Sala, come anche nella seconda, e intarsi della bottega dei Catania.