Il contemporaneo diffuso

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Il seminario, proposto nell’ambito dell’attività di aggiornamento della sezione milanese, continua la riflessione sulla didattica dell’arte contemporanea che ha già avuto un significativo momento di sintesi nella giornata del 6 maggio 2005 alla Triennale di Milano.

L’iniziativa si inserisce nella più ampia azione di Educazione al Patrimonio culturale che costituisce la finalità più significativa della ANISA.

La scelta del “contemporaneo” risponde alla considerazione di quello che è uno dei caratteri peculiari di Milano, quella vocazione storica alla modernità della quale la Triennale è uno dei luoghi simbolo.

 Il tema che unisce tutti gli interventi considera da una parte l’arte nello spazio pubblico, città e museo, e dall’altra l’arte pubblica come opera agita dalla collettività.

Oggetto e azione collettiva sono sempre considerati elementi integranti del loro contesto, nella dialettica che innesca processi, reazioni ed interpretazioni dentro e fuori dalla scuola.

In tutte le proposte didattiche presenti risulta fondamentale la considerazione del territorio come tessuto connettivo nel quale le testimonianze che hanno connotato l’identità del luogo e della comunità che lo vive sono ricostruite e reinterpretate.

Tra le testimonianze sono state scelte quelle che a partire dalle grandi rotture storiche del Novecento innescano quel processo di riflessione dell’arte su stessa e sul suo contesto di comunicazione che sono uno degli aspetti  fondanti la contemporaneità.

Nelle esperienze scolastiche proposte, l’apprendimento dei contenuti si esercita a partire da uno sguardo selettivo e consapevole sul bene culturale, base di ogni autentica azione di tutela.

Conoscenze e abilità, attitudini e motivazioni si traducono per l’allievo in un “compito di realtà”, con una visibilità anche esterna alla scuola.

Dalla “risignificazione” del territorio attraverso una nuova segnaletica, alla città vista dai ragazzi attraverso la immagine fotografica, dall’azione performativa fatta dagli allievi con l’artista, allo studio dell’istituzione museale o di un‘architetttura contemporanea come “congegno comunicativo”, la scuola esce dall’aula e investe quello spazio di relazioni che rompe i recinti dell’arte e dell’istituzione scolastica.

Nella prima parte del convegno, durante la mattinata la parola è agli esperti durante una tavola rotonda in tema di Educazione al Patrimonio ed Educazione all’arte contemporanea, di Arte pubblica e di Arte nello spazio pubblico, di Didattica nel Museo di arte contemporanea.

Nella seconda parte la parola passa alle scuole, dal ciclo elementare a quello delle medie inferiori e superiori, con esperienze significative in materia di didattica sul territorio e in museo.

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