MODERNAMENTE ANTICHI E ANTICAMENTE MODERNI – La grande architettura del Cinquecento: 2° Baldassarre Peruzzi, Antonio da Sangallo e Michelangelo a Roma: dalla Farnesina al grande cantiere di San Pietro
A cura di Arch. Marco Maule
Tra la fine del ‘400 e i primi del ‘500, Roma diventa meta di pellegrinaggi di studio, il grande cantiere a cielo aperto della Rinascita. Schiere di artisti percorrono la città antica, interrogandone le rovine, testimonianze di formidabile impatto, anche emotivo, della grandezza della civiltà greco-romana. L’architettura del Cinquecento nasce proprio da questa formidabile tensione verso l’antico.
Alla base vi è un paradosso strutturale: riconquistare la vita (ri-nascere) dopo una lunghissima morte, essere Moderni assumendo la forma degli Antichi, o, per dirla con l’Aretino, simultaneamente “essere modernamente antichi e anticamente moderni”.
Il grande processo di maturazione dell’architettura rinascimentale, iniziato a Firenze con Brunelleschi e Alberti, compie dunque la sua svolta decisiva a Roma con Bramante, Raffaello e Michelangelo, per poi completarsi altrove – a Mantova con Giulio Romano, nel Veneto con Sansovino, Sanmicheli e Palladio, e persino in Francia e in Germania con le scuole di Fontainebleau e con gli architetti manieristi fiamminghi e tedeschi.
Primo ciclo di 4 lezioni ONLINE:
MARTEDÌ 17 NOVEMBRE ORE 18,00
Bramante e Raffaello nella Roma di Giulio II e Leone X: la figura dell’architetto “universale”
MARTEDÌ 24 NOVEMBRE ORE 18,00
Baldassarre Peruzzi, Antonio da Sangallo e Michelangelo a Roma: dalla Farnesina al grande cantiere di San Pietro
Il linguaggio classicista, articolato in dilatate spazialità e plastica scansione delle pareti di Bramante e Raffaello, diventa il modello per gli edifici che per mezzo secolo abbelliranno la nuova Urbe: a farsi interpreti di un nascente manierismo nell’architettura saranno il Peruzzi, che inaugura nella Farnesina una nuova tipologia di villa-palazzo ad ali aperte con loggia, Antonio da Sangallo e Michelangelo, che stabiliranno in Palazzo Farnese l’archetipo del palazzo romano a blocco chiuso, e Vignola, che fissa nel Gesù la nuova planimetria di chiesa controriformista.
Michelangelo tuttavia segue un percorso individuale e carico di tensioni, che lo porterà a concepire novità inaudite nella Piazza del Campidoglio e nella Cupola di San Pietro.
MARTEDÌ 1 DICEMBRE ORE 18,00
Giulio Romano a Mantova e Girolamo Genga alla Villa Imperiale: il mito dell’Opera D’Arte Totale
MARTEDÌ 15 DICEMBRE ORE 18,00
Jacopo Sansovino: la Renovatio Urbis a Venezia al tempo del Doge Andrea Gritti
- Singola lezione € 10,00
- Ciclo intero di 4 lezioni € 35,00
Il ciclo completo è costituito da 8 lezioni, di cui le successive quattro sono programmate per febbraio-marzo 2021:
VERONA E L'ARCHITETTURA COME "ARCHEOLOGIA"
Giovanni Maria Falconetto e Michele Sanmicheli
IL MITO DELLA NUOVA ROMA E LA CIVILTÀ DELLA VILLE VENETE
Palladio a Vicenza e a Venezia
VITRUVIO E LA GRANDE TRATTATISTICA DEL CINQUECENTO
Da Fra Giocondo a Sebastiano Serlio, da Vignola a Palladio e a Scamozzi
DALLA REGGIA DI FONTAINEBLEAU ALLE FANTASTICHE ARCHITETTURE DI WENDEL DIETTERLIN
L'architettura manierista in Francia, Fiandre e Germania
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