NAPOLI SVELATA : IL FASCINO DI UNA BELLEZZA ANARCHICA DA SCOPRIRE

CHIESE, CONVENTI E PALAZZI: DAL GOTICO ANGIOINO AL RINASCIMENTO TOSCANO E ALLA SONTUOSITA’ TEATRALE DEL BAROCCO NAPOLETANO.

LA GRANDIOSITA’ DELLA NAPOLI REALE E NOBILIARE E L’ATMOSFERA POPOLARE DEI RIONI: DAI CASTELLI SUL LUNGOMARE ALLA SPACCANAPOLI DEI PRESEPI E AL RIONE SANITA’ DI TOTO’

I SEGRETI DELLA NAPOLI SOTTERRANEA, LE STAZIONI DELL’ARTE E (ALCUNI) GRANDI MUSEI

Napoli non è una città da vedere: è una città da scoprire. E’ teatrale e spregiudicata quanto basta per sedurre chiunque, ma al tempo stesso cela una bellezza più profonda, intrigante, a volte anche inquietante, certamente più appassionata: una bellezza che va “svelata”.

Forse l’immagine più emblematica di questa Napoli contradditoria e paradossale, solare e oscura allo stesso tempo, è proprio il Cristo Velato del Sammartino, collocato in quel tempio supremo di arte, alchimia ed esoterismo che è la Cappella Sansevero. E allora si capisce che la cifra della bellezza di questa città è la dissipazione: l’arte tracima ovunque, in modo quasi anarchico, e vagare fra i suoi quartieri diventa un’esperienza di svelamento e ri-velazione continua, un’avventura quasi mistica di perdita di sé.

Per conoscerla e capirla bisogna dunque addentrarsi con cognizione nel suo tessuto urbano: è un’esperienza da compiere in superfice, lasciandosi abbagliare dalle meraviglie architettoniche angioine, aragonesi e barocche, dalle maioliche splendenti e dagli affreschi seicenteschi, dagli scaloni monumentali e dai cortili magniloquenti dei palazzi nobiliari; ma anche addentrandosi nel sottosuolo, vera e propria contro-città di catacombe, rovine archeologiche, acquedotti, cave di tufo, rifugi antiaerei o depositi di vecchie auto abbandonate. Comprendendo anche le ormai celebri Stazioni dell’Arte, gli allestimenti delle stazioni della Metro opera di famosi architetti e artisti contemporanei coordinati tra il 2001 e il 2016 da Achille Bonito Oliva (Michelangelo Pistoletto, Dominique Perrault, Karim Rashid, Alessandro Mendini, Alvaro Siza, William Kentridge, Jannis Kounellis, ecc.)

Tra i molti musei si sceglieranno il Museo Archeologico Nazionale, uno dei più famosi del mondo per le innumerevoli opere greche e romane (soprattutto da Pompei) e il Museo Nazionale della Certosa di San Martino per le opere d’arte tipicamente napoletane, tra cui i famosi presepi.

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