STUDIO AZZURRO. Immagini sensibili
In questa significativa rassegna dei trentacinque anni di attività dello Studio Azzurro, mancherà un grande protagonista: Paolo Rosa, uno dei suoi fondatori, ed è a lui che si dedica il racconto di un’autentica “bottega d’arte contemporanea priva di regole prestabilite”, come Rosa amava definire la sua creatura.
Da sempre attenti ai rituali del comportamento umano, con uno sguardo al sociale-ecologista, i componenti di Studio Azzurro hanno saputo inventare videoambienti, videoistallazioni, percorsi espositivi e narrazioni teatrali per giungere al loro risultato più brillante:i musei di narrazione. Amati e sostenuti da critici come Renato Barilli e da storici dell’arte come Maurizio Calvesi (che li volle nella sua mostra a Roma dell’anno 2000, non nelle Scuderie del Quirinale, ma nella emozionante sede dei Mercati Traianei), sono stati scelti da Monsignor Ravasi per la prima presentazione della Santa Sede alla Biennale di Venezia del 2013 con una sala che nessuno scorderà mai, dedicata al coinvolgimento di ognuno di noi nella genesi del mondo e di ogni sua componente.
Oltre alla ripresentazione delle loro opere storiche, l’esposizione propone un inedito dedicato alla città di Milano.
NON POSSIAMO PERDERE L’OCCASIONE!